Venerdì 15 aprile 2016
ECHI DAL FRONTE. Note dalla Grande Guerra
Progetto speciale QUINDICIDICIOTTO - durata: 60 minuti
destinazione: classi quarte e quinte scuola primaria e secondaria di primo grado
Regia di Paola Ornati
Video grafica di Fulvio Marino
Direzione e conduzione: Andrea Di Vincenzo
Coro degli alpini di Magenta
ENSEMBLE DELL’ORCHESTRA SINFONICA “CITTA’ DI MAGENTA”
NUOVA PRODUZIONE TOTEM
Canti di ricordo e speranza si levano tra i fragori delle bombe che cadono. Delle armi che sparano.
Le amate lasciate a casa, i compagni in agonia, la terra per cui si combatte, la mamma.
Piccole immagini quotidiane che affiorano tra la paura che fa battere veloce il cuore e le lacrime che offuscano la realtà crudelmente straordinaria in cui ragazzi-uomini si trovano a combattere una guerra “Grande” perchè incredibile, “Prima” perché mai vista così feroce.
La musica come sprone al coraggio e fuoco alla speranza, la poesia come bellezza contro l’orrore, la parola contro la follia e lo sguardo sempre verso la PACE.
IL PROGETTO QUINDICIDICIOTTO
Non semplicemente la musica al fronte, ma la Canzone in Guerra: quell’insieme di suono e voce che proviene dal cuore e sgorga dalla gola; il più completo esempio di realtà e arte, di sentimento e pensiero, che si possa immaginare.
La narrazione storica si intreccia con alcuni brevi stralci letterari di giovani uomini che volevano partecipare al sogno del riscatto umano e si ritrovarono invischiati nell’incubo di una violenza impensata.
Sono le voci di ragazzi che cantano per l’esigenza di liberare e alleggerire il cuore di uomini troppo presto cresciuti.
VENERDI’ 11 MARZO 2016
ORE 9.30 e ORE 11.30 durata 60 minuti
destinazione: scuola secondaria
Le grandi epoche della musica: IL SALOTTO ROMANTICO
Lezione concerto
Musiche di: F. Schubert, F. Chopin, R. Schumann, F. Listze altri autori del periodo romantico
Regia di Paola Ornati
Consulenza letteraria: Ornella Maltagliati
Video grafica di Fulvio Marino
Conduzione: Andrea Raffanini
ENSEMBLE DA CAMERA DELL’ORCHESTRA SINFONICA “CITTA’ DI MAGENTA”
NUOVA PRODUZIONE TOTEM
Essenzialmente intima e potenzialmente universale.
Questa è l’opera d’arte, in musica e in scrittura: amplifica nel mondo il suo creatore.
Proprio l’intimo vuole andare a raccontare e mostrare questo incontro.
La narrazione parte da un ambiente intimo: il salotto; quell’angolo di vita privata che, nell’Ottocento, balza improvvisamente alla ribalta storica, indagando e promuovendo, in un piccolo spazio domestico, gli ideali di politica e società che rivoluzioneranno la Storia europea.
L’intimo, insomma, da cui nasce il nostro Tempo.
Il materiale artistico è intimo: poesie, sonate, diari, notturni, romanze (sia musicali che letterarie) che gli artisti compongono e propongono al riparo delle stanze di amici, mecenati e conoscenti, ma che, dalle finestre e dalle bocche dei pochi fortunati ascoltatori, erompono poi nel mondo diventando capolavori assoluti.
L’intimo, insomma, da cui nasce il nostro Uomo.
Un ipotetico viaggio tra i salotti letterari europei dell’800 guidati da pagine di musica e letteratura.
Venerdì 26 febbraio 2016
ORE 9.30 e ORE 11.30 durata 60 min
destinazione: scuola primaria e scuola secondaria di primo grado
IL PICCOLO SPAZZACAMINO (The Little Sweep)
Opera in un atto di Benjamin Britten ( 1913-1976)
Libretto di Eric Croizer
Regia di Lorenza Cantini
Cantanti dell’Accademia del teatro alla Scala di Milano
Coro di Voci Bianche
ENSEMBLE DELL’ORCHESTRA SINFONICA “CITTA’ DI MAGENTA”
Direzione: Bruno Casoni
NUOVA PRODUZIONE TOTEM
Un’opera in grado di coinvolgere bambini e adulti concepita dall’autore proprio per avvicinare i giovani al teatro lirico.
Il piccolo spazzacamino è un'opera in miniatura a tutti gli effetti, con arie, dialoghi, recitativi e cori realizzati con un geniale risparmio di mezzi e costituisce l'essenza delle esperienze compiute fino ad allora da Britten nell'ambito dell'opera. La sintesi di procedimenti compositivi e drammaturgici è adatta non soltanto a un pubblico colto ma anche alle necessità ludiche dell'infanzia e testimonia il significato civile dell'arte per Britten: attraverso il gioco si esprime la rivolta morale contro ogni forma di sfruttamento dell'infanzia, il piccolo spazzacamino è la metafora di una condizione umana più generale.
L’opera, che ha come sottotitolo ‘Let’s make an Opera!’ (‘Facciamo un’opera!’), è stata composta per far familiarizzare i giovanissimi con il genere lirico tradizionale. Sono previsti infatti interventi del pubblico stesso chiamato a cantare alcune delle songs. Oltre ai sette bambini protagonisti del racconto sulla scena, ai quattro personaggi interpretati da adulti - cantanti professionisti - e a un coro di voci bianche, anche i ragazzi in platea saranno parte attiva della rappresentazione. Britten ci insegna così che la musica è un gioco da prendere sul serio.
Per arrivare preparati all’appuntamento le classi che parteciperanno riceveranno testi e partiture delle “songs” da imparare.
A dirigere un organico orchestrale molto ridotto, che consta solo di percussioni, pianoforte e un quartetto d’archi sarà Bruno Casoni, maestro del Coro del Teatro alla Scala di Milano
IL SOGGETTO
Il tema dello sfruttamento minorile è affrontato da Britten con levità e ironia, muovendosi fra la crudeltà degli adulti e l’astuta solidarietà dei bambini impegnati a salvare il piccolo Sam che, venduto dai genitori a due malvagi spazzacamini (Black Bob e Clem, basso e tenore), deve salire per la prima volta nella cappa fuligginosa di un camino nell’accogliente casa di Juliet, Gay e Sophie, che stanno giocando con i cuginetti Johnny, Hughie e Tina. Le impaurite richieste di soccorso di Sam provocano un’immediata azione di salvataggio da parte dei bambini, subito seguita dalla decisione di nascondere il piccolo eroe a Miss Baggott (contralto), l’antipatica e goffa governante, preoccupata solo che i camini vengano puliti a dovere. Con l’aiuto della tata Rowan (soprano), Sam viene rifocillato, lavato e nascosto tra i giocattoli e, la mattina seguente, calato in un baule fra i bagagli dei cugini che fanno rientro a casa per fuggire dai crudeli padroni. Il piano sembra riuscire a perfezione, ma quando Il cocchiere e il giardiniere vengono a portar via i bagagli trovano che il baule è troppo pesante e minacciano di disfarlo. Ancora una volta la presenza di spirito dei bambini sventa il pericolo. Ora la carrozza può partire e, sul ritmo di una canzone festosa, Sam se ne va verso un destino migliore, accompagnato dai saluti affettuosi dei suoi nuovi amici. Come in ogni fiaba che si rispetti, la separazione tra buoni e cattivi è netta e coincide provocatoriamente con quella tra bambini e adulti; fa eccezione la dolcissima Rowan, “l’unica persona grande con cui i piccoli possano parlare”, la sola con la quale tutti vorremmo identificarci…
Martedì 9 febbraio 2016
ORE 9.30 e ORE 11.30 durata 50 min
destinazione: scuola primaria
IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI (Le Carnaval des animaux)
di C. Saint-Saëns (1835-1921)
Grande fantasia zoologica per due pianoforti e piccola orchestra
Testi: Antonella Piras
Regia e drammatizzazione: Lorenzo De Ciechi
Computer grafica: Fulvio Marino
ENSEMBLE DELL’ORCHESTRA SINFONICA “CITTA’ DI MAGENTA”
Direttore: Dario Garegnani
PRODUZIONE TOTEM
Pagina tra le più popolari di Camille Saint-Saëns, composta nel 1886 in occasione di una festa di carnevale tra amici musicisti, Il carnevale degli animali, per due pianoforti, due violini, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, clarinetto, armonica e xilofono, fu pensata come un divertissement ad uso privato, tanto che il compositore e pianista francese proibì che venisse data alle stampe prima della sua morte, eccezione fatta per il famoso Cigno che invece entrò nel catalogo ufficiale delle sue composizioni quando Saint-Saëns era ancora in vita.
Il carnevale degli animali è una divertente carrellata zoologica in cui gli animali hanno la voce degli strumenti musicali e finiscono col manifestare i caratteri e le sfumature dei sentimenti umani. L'approccio ironico traspare da molti passaggi. Quattordici brevi brani che spesso si susseguono senza soluzione di continuità e che portano i seguenti titoli: Introduzione e marcia reale del leone (pianoforti e strumenti); Galli e galline; Emioni (cavalli selvatici dell'Asia centrale); Tartarughe; L'elefante (contrabbasso, imitazione di melodie di Berlioz e Mendelssohn); Canguri (pianoforti); Acquario (flauto, armonica, pianoforti e gli archi che suonano una melodia ); Personaggi dalle orecchie lunghe (interpretato sia come "Asini" sia come "Critici musicali", è interamente affidato ai due violini); Il Cucù nel profondo dei boschi (il pianoforte stende una base di sottofondo da cui spunta il suono del clarinetto); Uccelliera (il flauto è il protagonista di questo frammento, eseguendo trilli, scale, salti di note...); Pianisti (scale ascendenti e discendenti al pianoforte); Fossili (lo xilofono esegue un frammento dalla Danza macabra dello stesso Saint-Saëns e un motivo dal Barbiere di Siviglia di Rossini); Il cigno (violoncello e pianoforte); Finale (ripresa di quasi tutti i temi precedenti in forma di polka e can-can).
L’allestimento prevede la presenza in scena di un attore che, canzonando i ‘seriosi’ musicisti con rime e giochi di parole, conduce in maniera divertente il pubblico all’ascolto e al riconoscimento dei diversi animali interpretati dall’orchestra.